venerdì 3 giugno 2011

Arrosto con contorno di patate duchessa

Questa è la storia di Riccioletta.
Riccioletta era una nuvoletta molto carina, morbida morbida e naturalmente era di colore rosa.
Questa nuvoletta amava essere sospinta dal vento e per questo aveva già fatto il giro del mondo diverse volte! Era stata in Groenlandia, però lì c'era troppo ghiaccio, poi in Russia dove aveva visto le immense foreste siberiane poi era stata a Shanghai, in Cina, piena di grattacieli altissimi, era stata in Australia, dove aveva giocato a saltellare con i canguri e aveva persino seguito delle barche a vela che dalla terra del fuoco avevano doppiato il temutissimo capo Horn....

Riccioletta però, nonostante avesse viaggiato così tanto si sentiva molto molto sola ed era tanto triste... così arrivata nei pressi di un bosco non potè più trattenere le lacrime e scoppiò a piangere! Solo che le nuvolette quando piangono è un bel problema! Infatti le lacrime di una nuvoletta sono quello che noi chiamiamo pioggia! Riccioletta pianse pianse e pianse, talmente tanto, che ci fu una vera e propria alluvione, il bosco si allagò e tutti gli animaletti che lo abitavano si ritrovarono senza la casa!
"Ehi tu! nuvola rosa! smettila subito con questa pioggia!!" E Riccioletta incuriosita guardò da dove proveniva questa vocina... era una fatina! La fatina del bosco! "Perchè stai allagando tutto il bosco? hai distrutto tutto il mio lavoro! gli alberi, i fiori, i prati è tutto rovinato! e ora gli abitanti del bosco non hanno più una casa dove stare! Devi proprio smetterla adesso!" "scusami" rispose la nuvoletta, "è che sono triste perchè mi sento tanto sola...!"La fatina ci pensò un po' sù e poi disse: " senti se ti va, potresti stare qui con noi, a patto però che apri le fontanelle solo quando te lo dico io... così potresti anche aiutarmi a  rimettere tutto a posto, perchè devo ripiantare un bel pò di piante qui!"
Riccioletta fu contentissima della proposta della fatina, così decise di restare lì e non fu mai più sola: da quel giorno non pianse più perchè tutti gli abitanti del bosco erano diventati suoi amici e non pensò più a nessun viaggio intorno al mondo.



Ingredienti per l'arrosto:
  • 800 g c.a. girello o lacerto
  • aglio: 1 spicchio
  • salvia fresca o in polvere
  • rosmarino fresco o in polvere
  • 2 bicchieri di brodo vegetale
  • sale q.b.
  • olio EVO
  • spago da cucina per legare
  • 1 bicchiere di vino bianco se piace
Ingredienti per le patatine duchessa:
  • 800 g patate a pasta gialla farinosa
  • 50 g di burro
  • 2 uova intere
  • sale q.b.
  • noce moscata q.b.


Procedimento
Innanzi tutto prendere il pezzo di girello e legarlo bene bene con lo spago da cucina. Io preferisco legarlo da me e non usare mai la rete elastica che mettono i macellai! Apro parentesi: per quanto si dica che queste reti elastiche siano sicure, perchè termoresistenti, c'è sempre, anche se minima, cessione di plastificanti nel cibo... e cedi oggi che cedi domani alla fine, a lungo andare, bene non ci fa... soprattutto ai nostri bimbi... E poi bisognerebbe leggere nelle specifiche la temperatura max di utilizzo... Chiusa parentesi.
Massaggiare bene il pezzo di carne con il sale e gli aromi, ottimo se avete il dado vegetale preparato da voi!
Inserire sotto lo spago la salvia e i rametti di rosmarino, fare con un coltello dei piccoli buchi qua e là e inserire  qualche spicchio di aglio.
In una pentola capiente con i bordi alti mettere a scaldare qualche cucchiaio di olio EVO e far rosolare il pezzo di carne su ogni lato, quindi aggiungere il brodo vegetale (e se vi piace un bicchiere di vino bianco), sfumare.
A questo punto o continuate la cottura sul fuoco a fiamma bassa incoperchiando o infornate a 250 °C (forno preriscaldato) per 20 min c.a..
Siccome il forno mi serviva per le patate duchessa, io ho continuato la cottura sul fuoco. Ho inserito il mio bel termometrino IKEA impostando la temperatura a 68°C, ho coperto e ho lasciato andare aggiungendo ogni tanto un pò d'acqua.
Quando il termometro si è messo a suonare, ho avvolto la carne in un foglio di alluminio e l'ho fatta riposare.
Mentre l'arrosto è sul fuoco, pelare le patate, tagliarle in quarti, metterle nel cestello vapore della pentola a pressione aggiungere un bicchiere d'acqua un cucchiaino di sale, chiudere la pentola e mettere sul fuoco, al fischio, abbassare la fiamma e continuare la cottura per 10 min. c.a.
Quindi schiacciare le patate con uno sciacciapatate, amalgamare bene il tutto con il burro, aggiungere le uova, la noce moscata, aggiustare di sale e amalgamare bene. Se il purè ottenuto dovesse risultare troppo molle, fare asciugare sul fuoco girando continuamente in una pentola antiaderente, dipende molto dalle dimensioni delle uova. Mettere l'impasto in una sac à poche con il beccuccio a stella e fare tanti grossi ciuffi su una placca foderata di carta forno.
Mettere la placca nel forno caldo a 200°C e fare cuocere per c.a. 15 min.




6 commenti:

  1. Ma è fantastica sia la ricetta che la storia. Che bello venire nel tuo blog. Ciao, buon WE

    RispondiElimina
  2. Grazie! Qua per far mangiare Piccola peste ci vuole tanta... troppa fantasia! :) buon we anche a te!

    RispondiElimina
  3. anch'io una volta le faceva ma poi mi dicono che il mio purè (ma purée) è la migliore del mondo quindi sono diventata un po' fannullone

    un giorno però ho provato : pollo stufato con gli agrumi, pommes duchesse e insalata brasata (al forno)...niente male

    RispondiElimina
  4. muahaha Diz! mai adagiarsi sugli allori! certo.... sempre meglio che adagiarsi sui carboni ardenti :)

    RispondiElimina
  5. mmmmm D. l'insalata brasata al forno mi intriga mai provata! Niente male veramente! Si usa l'insalata belga?

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...